sabato 16 novembre 2013

Settimana dei diritti dei bambini

In occasione della settimana dei diritti dei bambini che inizierà martedì 19 Novembre, vorrei ricordare la Carta dei diritti dell'Infanzia.
Di seguito il testo della Carta dei diritti dei Bambini in versione integrale, riscritto da un gruppo di bambini di Palermo.
 
1.Bambino o bambina è ogni essere umano fino a 18 anni.
2.Gli Stati devono rispettare, nel loro territorio, i diritti di tutti i bambini: handicappati, ricchi e poveri, maschi e femmine, di diverse razze, di religione diversa, ecc.
3.Tutti coloro che comandano devono proteggere il bambino e assicurargli le cure necessarie per il suo benessere.
4.Ogni Stato deve attuare questa convenzione con il massimo impegno per mezzo di leggi, finanziamenti e altri interventi. In caso di necessità gli Stati più poveri dovranno essere aiutati da quelli più ricchi.
5.Gli Stati devono rispettare chi si occupa del bambino.
6.Il bambino ha diritto alla vita. Gli Stati devono aiutarlo a crescere.
7.Quando nasce un bambino ha diritto ad avere un nome, ed essere registrato ed avere l’affetto dei genitori.
8.Il bambino ha diritto al proprio nome, alla propria nazionalità e a rimanere sempre in relazione con la sua famiglia.
9.Il bambino non può essere separato, contro la sua volontà, dai genitori. La legge può decidere diversamente quando il bambino viene maltrattato. Il bambino separato dai genitori deve mantenere i contatti con essi. Quando la separazione avviene per azione di uno Stato (carcerazione dei genitori, deportazione, ecc.) il bambino deve essere informato del luogo dove si trovano i suoi genitori.
10.Il bambino ha diritto ad andare in qualsiasi Stato per unirsi ai genitori. Se i genitori abitano in Stati diversi, il bambino ha diritto di mantenersi in contatto con loro.
11.Il bambino non può essere portato in un altro Stato illecitamente. Tutti gli Stati si devono mettere d’accordo per garantire questo diritto.
12.Il bambino deve poter esprimere la propria opinione su tutte le cose che lo riguardano. Quando si prendono decisioni che lo interessano, prima deve essere ascoltato.
13.Il bambino ha diritto di esprimersi liberamente con la parola, con lo scritto, il disegno, la stampa, ecc.
14.Gli Stati devono rispettare il diritto del bambino alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
15.Il bambino ha diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica.
16.Il bambino deve essere rispettato nella sua vita privata. Nessuno può entrare a casa sua, leggere la sua corrispondenza o parlare male di lui.
17.Il bambino ha diritto a conoscere tutte le informazioni utili al suo benessere. Gli Stati devono: far fare libri, film ed altro materiale utile per il bambino; scambiare con altri Stati tutti i materiali interessanti adatti per i bambini; proteggere i bambini dai libri o da altro materiale dannoso per loro. 18.I genitori (o i tutori legali) devono curare l’educazione e lo sviluppo del bambino. Lo Stato li deve aiutare rendendo più facile il loro compito.
19.Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di violenza.
20.Lo Stato deve assistere il bambino che non può stare con la sua famiglia affidandolo a qualcuno. Chi si occupa del bambino deve rispettare le sue abitudini.
21.Gli Stati devono permettere l’adozione nell’interesse del bambino. L’adozione deve essere autorizzata dalle autorità con il consenso dei parenti del bambino. Se l’adozione non può avvenire nello Stato del bambino, si può fare in un altro Stato. L’adozione non deve mai essere fatta per soldi. 22.Gli Stati devono cercare di unire alla sua famiglia il bambino separato e, se non ha famiglia, lo Stato lo deve proteggere come qualsiasi altro bambino.
23.Il bambino svantaggiato fisicamente e mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente. Gli Stati devono scambiarsi tutte le informazioni utili per migliorare la vita dei bambini disabili e devono garantire l’assistenza gratuita se i genitori o i tutori sono poveri. Inoltre bisogna fornire al bambino occasioni di divertimento.
24.Il bambino deve poter vivere in salute anche con l’aiuto della medicina.
25.Gli Stati devono garantire questo diritto con diverse iniziative: fare in modo che muoiano meno bambini nel primo anno di vita; garantire a tutti i bambini l’assistenza medica; combattere le malattie e la malnutrizione fornendo cibi nutritivi ed acqua potabile; assistere le madri prima e dopo il parto; informare tutti i cittadini sull’importanza dell’allattamento al seno e sull’igiene; aiutare i genitori a prevenire le malattie e a limitare le nascite. Il bambino che è stato curato deve essere controllato periodicamente.
26.Ogni bambino deve essere assistito in caso di necessità, di malattia o necessità economica, tenendo conto delle possibilità dei genitori o dei tutori.
27.Ogni bambino ha diritto a vivere bene. Gli Stati devono aiutare la famiglia a nutrirlo, a vestirlo, ad avere una casa, anche quando il padre si trova in un altro Stato.
28.Il bambino ha diritto all’istruzione. Per garantire questo diritto gli Stati devono: fare le scuole elementari obbligatorie per tutti; fare in modo che tutti possano frequentare le scuole medie; aiutare chi ha la capacità a frequentare le scuole superiori; informare i bambini sulle varie scuole che esistono.
29.Gli Stati devono controllare, anche, che nella scuola siano rispettati i diritti dei bambini. 30.L’educazione del bambino deve: sviluppare tutte le sue capacità; rispettare i diritti umani e le libertà; rispettare i genitori, la lingua e la cultura del Paese in cui egli vive; preparare il bambino ad andare d’accordo con tutti; rispettare l’ambiente naturale.
31.Il bambino che ha una lingua o una religione diversa, ha il diritto di unirsi con altri del suo gruppo per partecipare ai riti e a parlare la propria lingua.
32.Il bambino ha il diritto di giocare, di riposarsi e di svagarsi. Gli Stati devono garantire a tutti questo diritto.
33.Il bambino non deve essere costretto a fare dei lavori pesanti o rischiosi per la sua salute. Gli Stati devono approvare delle leggi che stabiliscono a quale età si può lavorare, con quali orari ed in quali condizioni. Devono punire chi non le rispetta.
34.Gli Stati devono proteggere il bambino contro le droghe ed evitare che sia impiegato nel commercio della droga.
35.Gli Stati devono proteggere il bambino dallo sfruttamento sessuale.
36.Gli Stati devono mettersi d’accordo per evitare il rapimento, la vendetta o il traffico di bambini. 37.Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di sfruttamento.
38.Nessun bambino deve essere sottoposto a tortura o punizioni crudeli. Se un bambino deve andare in prigione, deve essere per un motivo molto grave e per un breve periodo. In carcere deve essere rispettato, deve mantenere i contatti con la famiglia e deve essere tenuto separato da carcerati adulti. 39.In caso di guerra i bambini non devono essere chiamati a partecipare se non hanno almeno 15 anni.
40.Se il bambino è vittima della guerra, tortura o sfruttamento deve essere aiutato a recuperare la sua salute.
41.Il bambino che non osserva la legge deve essere trattato in modo da rispettare la sua dignità. Gli Stati devono garantire: che nessun bambino sia punito per cose non punite dalla legge dello Stato; che il bambino accusato sia assistito da un avvocato e sia ritenuto innocente finché non è condannato; che la sua causa sia definita velocemente; che, se giudicato colpevole, abbia il diritto alla revisione della sentenza; che se parla un’altra lingua abbia l’assistenza di un interprete.
42.Gli articoli di questa Convenzione non devono essere sostituiti alla legge dello Stato se questa è più favorevole al bambino.
43.Gli Stati devono far riconoscere i diritti dei bambini sia ai bambini stessi sia agli adulti.
44.Gli Stati devono scegliere dei rappresentanti che si riuniscano periodicamente e controllino se i diritti dei bambini vengono rispettati.

sabato 9 novembre 2013

"Il cuore di un padre"

Stamattina ho letto poche parole da un notissimo racconto biblico (Il figliol prodigo) e meditando le seguenti parole mi è tornata in mente una conversazione avuta qualche anno fa con una mia alunna di appena 7 anni che, mentre ci trovavamo a pranzo, mi ha candidamente chiesto: << Maestra, ma tu quanti papà hai>>? Davanti al mio momentaneo stupore ha precisato: << Io ho tre papà: uno è quello che mi ha fatto, che però non conosco; uno è quello che mi sta crescendo, e un altro è Dio che è il papà di tutti>>! Commossa da tanta semplicità e profondità, allo stesso tempo, ho risposto che io ho due papà. E sono felicissima di averne due. Ecco perchè: <<...mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e lo ribaciò". (Luca 15:20) "Il cuore di un padre è così grande, da amare più persone allo stesso modo. Il cuore di un padre non guarda al sacrificio che deve fare, ma alla felicità di un figlio. Il cuore di un padre ama incondizionatamente. Il cuore di un padre si appaga con il sorriso di un figlio. Il cuore di un padre guarda al futuro con gioia. Il cuore di un padre batte forte per amore o per dolore. Il cuore di un padre non smette mai di sperare. Il cuore di un padre trova una soluzione. Il cuore di un padre si dona completamente ai propri figli ...così come fece Dio con noi...il Suo cuore batteva forte per amore nostro..." (Citaz.) Pienamente felice di avere due papà...dedico questa piccola riflessione a tutti i papà!

giovedì 7 novembre 2013

Halloween

Con l’approssimarsi della fine di Ottobre, qualcuno mi ha chiesto se al nido avremmo organizzato “qualcosa” per la festa di Halloween. Prendo spunto da questa richiesta per condividere il mio pensiero in merito a questa festa commerciale che l’Italia ha adottato ormai da anni e che si anticipa sempre di più. Indipendentemente dal dato di fatto che non è una festa made in Italy e che, da cristiana, non ne condivido i festeggiamenti per via del significato più profondo, ho sempre sostenuto che nella fascia d’età 0-6 anni i bambini abbiano bisogno di coccole, carezze, serenità e non di mostri che alimentano paure e timori. Durante questa tenera età (0-3 anni) le esperienze lasciano un tratto indelebile nella vita di ogni bimbo. E’ compito di noi adulti di riferimento fornire ai bambini quante più esperienze che possano lasciare un’impronta positiva nella loro vita. L’amore, la gioia, il sentirsi accolti e accettati innalzano attorno al bimbo una barriera di sicurezza e comfort che lo aiuta a crescere cosciente della propria autostima con la consapevolezza che gli adulti di riferimento si adoperano per creare quell’ambiente sano di cui ha bisogno per poter sviluppare tutte le sue potenzialità. Arriveranno presto momenti di confronto con realtà meno ovattate del nido (che per sua caratteristica deve essere luogo di crescita, caldo e accogliente fino a quando il piccolo non è in grado di spiccare il volo da solo); ma per il momento preferisco fornire a questi “pulcini” un mondo in cui streghe, mostri, scheletri e vampiri non sono ammessi! Per questo e, per altri motivi che sarebbe difficile racchiudere in poche righe credo che sia inopportuno festeggiare Halloween al nido. Propongo, invece, di introdurre una giornata alternativa durante la quale anziché festeggiare le tenebre e i mostri si ricordi l’arcobaleno, il sole, la tenerezza legata a questo magnifico arco di tempo che è l’età del nido. Un giorno in cui i protagonisti non saranno la paura e lo scherzo, ma l’affetto, la dolcezza, l’amore, i bambini. Per loro, per noi e per rendere questo 31 Ottobre un po’ meno buio! Noi festeggeremo insieme un giorno di dolcezza, di coccole, di canzoncine e storie che ricordano l’affetto e le attenzioni di tutte le persone che avvolgono in un caldo abbraccio ogni bambino… “I BAMBINI IMPARANO QUELLO CHE VIVONO” D. Law Nolte